Il flauto traverso è uno strumento a fiato che fa parte famiglia dei legni.
Il modello oggi in uso è in gran parte opera del flautista tedesco Theobald Boehm (1794-1881), il quale intorno alla metà dell’Ottocento rivoluzionò completamente la forma e concezione dello strumento: dopo vari esperimenti e tentativi, costruì un modello cilindrico in tre pezzi; stabilì inoltre la corretta la distanza tra i fori e la loro misura, per garantire una migliore intonazione dello strumento; creò infine una meccanica con tasti e chiavi che cambiò la diteggiatura (posizioni delle dita) rispetto al flauto dell’epoca, ancora di derivazione settecentesca.
Il flauto traverso moderno è costruito solitamente in metallo: per i flauti più economici si usa una lega detta alpacca, mentre i flauti professionali sono generalmente costruiti in argento o oro. Le tre parti dello strumento (testata, corpo, piede o trombino) vengono innestate tra di loro per formare un tubo lungo circa 70 cm.
Il flauto è uno strumento dal suono piuttosto dolce ed espressivo, utilizzato soprattutto nella musica classica come strumento solista, in ensemble o in orchestra, ma anche nel jazz e persino nel rock, grazie alla possibilità di ottenere particolari effetti timbrici (armonici, soffi, colpi di chiave, frullato, suono cantato, ecc.).
Nei gruppi musicali della nostra scuola a volte utilizziamo anche altri strumenti della famiglia dei flauti traversi, come l’ottavino (o flauto piccolo) e il flauto contralto (o flauto in sol).

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Pubblicato: 01.04.2021 - Revisione: 06.04.2021
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